IO, COLTIVATORE DI IMPRESE - GIANNI PERBELLINI

Vai ai contenuti

Menu principale:

IO, COLTIVATORE DI IMPRESE

Siamo tutti consapevoli che la vita, seppur, per i più fortunati, lunga e ricca di soddisfazioni ha una sua "finitezza", un suo compiuto ed ognuno di noi, attraverso la propria progenie o attraverso il proprio lavoro, cerca di proiettarsi oltre il se, oltre la vita stessa, lasciando un segno del suo passaggio, che duri nel tempo, che prolunghi la propria presenza anche quando la presenza fisica non ci sarà più.
Magari niente di epico o di grandioso, ma un cippo, un segnale che possa essere intercettato dalle generazioni future.

L’eredità, ecco, così si chiama ciò che una persona lascia al "dopo di se" e molto spesso, troppo spesso, il pensiero ci porta a conti correnti, piuttosto che a case e palazzi o a monili piuttosto che Bot o CCT.

Io, invece, credo che tra le cose più belle che si possano lasciare ai posteri, è un segno delle passioni che ci hanno infiammato, delle cose che ci entusiasmato, dei valori che abbiamo coltivato.

Ecco,
COLTIVARE IMPRESE, è la cosa che mi entusiasma di più, che più stimola la mia voglia di "lasciare un segno", il "fuoco sacro", la cosa che più di ogni cosa ha motivato le mie scelte professionali di Commercialista "poco ortodosso", più votato a rendere redditive le iniziative imprenditoriali, piuttosto che pensare a contabilizzare costi, ricavi e rimananze; più appassionato a far assaporare all’imprenditore il piacere del successo di una iniziativa che i guadagni, che a mio modo di vedere, sono la naturale conseguenza del successo… e non parlo solo dei guadagni economici o finanziari… penso, per esempio, a quelli della Social Reputation… a quelli dello stimolo dello spirito emulativo… penso al piacere ancestrale del Seminatore che vede germogliare, fiorire e fruttificare il proprio seme... Penso al piacere della Fatica Fruttifera…


ECCO IN QUESTO SENSO ED IN QUESTO MODO MI PIACE PENSARMI
COLTIVATORE DI IMPRESE

 
Torna ai contenuti | Torna al menu